Tra le sensazioni che più mi
suscitano antipatia e irritazione c’è il senso di impotenza, l’INCAPACITA’ di
poter FARE qualcosa di concreto, utile e fruttuoso per gli altri o anche solo per
me stessa. Mi ritengo una “personcina abbastanza dinamica “ e la concezione di
stare ferma, immobile e lasciarsi trasportare dagli eventi non mi è mai andata
giù. Ma ci sono quelle situazioni in cui per forza DEVI, anche se NON VUOI. Ed
in quei casi spesso mi concentro sul “groppone” che mi attanaglia lo stomaco e
a stento trattengo le lacrime.
Ogni tanto le piccole peripezie
della mia vita quotidiana mi rammentano quanto io sia piccola in tal senso e
quanto poco posso contare su me stessa sia per me che per gli altri. Allora gestire
i miei sentimenti diventa difficile, ma ci riesco con calma e pazienza. Anche
se poi mi rimane sempre lo stesso tarlo in mente:
<<QUANTO E’ INGIUSTO IL
MONDO QUANDO NON TI PERMETTE DI ESPRIMERTI nonostante tutti gli sforzi e le
energie che stai investendo? >>.
E’ terribilmente doloroso non poter essere se stessi quando il tuo
corpo o (e) le circostanze stesse lo rendono impossibile. Ed è terribilmente
INGIUSTO. TERRIBILMENTE. Un pensiero che oggi quasi mi perseguita e che mi
rimarrà impresso sempre, come un nodo intrecciato e ben legato che non si
spezzerà mai.
*Una piccola riflessione. La dedico a chi SA che la vita è ingiusta ma
la vive APPIENO lo stesso, assaporandone ogni scampolo che ha a disposizione
con il massimo dell’entusiasmo e a chi sopporta la gabbia del senso di
impotenza SENZA LAGNARSI perché SA che non c’è nulla di semplice in questa vita
e proprio per questo non PERDE TEMPO a piangersi addosso.*
Nessun commento:
Posta un commento