ABOUT MILANO E 101
COSE DA FARE A MILANO ALMENO UNA VOLTA NELLA VITA
Voglia di fare la turista
nella città che finalmente, dopo lunghi travagli emotivi, sono in
grado di amare.
Bisogno di cercare
preziosi tesori in solitudine o in compagnia di chi la ama forse più
di me.
Ricerca di quella
bellezza che mi gonfia il cuore e la mente e che mi rende capace di
scoprire parti ancora misteriose e nascoste del mio io.
Necessità di tonificare
le gambe dopo la dieta che mi sono autoimposta in occasione delle
vacanze romane che mi attendono (forse).
Volontà di sentirmi viva
in una città che, anche se non sembra, è più pulsante che mai. E
non in senso negativo.
Desiderio di non fermarsi
dopo questa settimana di scoperte, ma di continuare a settembre da
dove sono rimasta. Dai fenicotteri rosa, direi.
Per fare tutto ciò mi
servivano due cose: un cicerone ed una guida cartacea.
Si dia il caso che
l’unico amico milanese che ho, guarda un po’, è talmente
affezionato alla storia della sua città, da conoscerne gli scorci
più celati e perfetti. Avere lui al mio fianco è una fortuna
inestimabile, sia perché davvero ogni giorno imparo qualcosa (molto
più che a scuola), sia perché tutto ciò che è la Milano nascosta
commuove entrambi con la stessa intensità. E l’unione di intenti e
di emozioni è una sensazione impagabile, che auguro a tutti di
provare prima o poi. Più prima che poi. Non dirò che abbiamo fatto,
cosa abbiamo visto e che abbiamo provato, me lo tengo per me. Cito
invece, perché lo sappiate anche voi, la cosa più preziosa che il
mio “instabile” amico mi ha dato: una poesia. Vi direte: che ha a
che fare con Milano? Molto più di quello che possiate pensare. In
primo luogo perché l’autrice, Antonia Pozzi, era una fragile e
sensibile anima meneghina. In secondo luogo perché fa sempre un
certo effetto leggere bisbigliando qualcosa dentro Villa Litta, la
nostra biblioteca speciale, un edificio che fuori delude e dentro
meraviglia. Dovrebbe essere tenuta meglio, splendida com’è! In
terzo luogo perché attinente alla struttura pubblica c’è un
parco, uno dei pochi qui a Milano, uno di quelli considerati tra
l’altro malfamati, come la stessa zona in cui siamo: Affori.
Accostarsi alla poesia “Prati” con il verde erboso tutto attorno
da' ancora più significato alla lettura. Non dirò nulla, a parte che
stavo quasi per piangere visibilmente commossa. Commossa e compresa,
come sempre è quando si condivide un momento unico, di quelli
cruciali della vita. Cercate le raccolte di Antonia Pozzi, leggete
della sua vita e trovate l’antologia in cui si trova la poesia
“Prati”. Leggetela. Poi cercatemi e fatemi sapere. Nel blog o in
privato. Ci tengo davvero.
La guida cartacea, è
presto detto, non poteva che essere 101 cose da fare a Milano
almeno un volta nella vita. E’ un libro che ho subito notato in
libreria e che mi ha immediatamente (non so spiegarvi neanche come)
conquistato, senza nemmeno essere aperto. Sensazioni strane, che ogni
tanto, per certe speciali occasioni mi pervadono completamente.
Sensazioni mai fallaci tra l’altro. Ho avuto modo di conoscere la
sua scrittrice Micol Arianna Beltramini e sono rimasta piacevolmente
sorpresa di trovarmi davanti una persona che, come me, ha capito
profondamente certe sfumature di Milano e ci tiene DAVVERO che questa
città viva dell’immensa bellezza che cela. Mi sono davvero
riscoperta amante della città tramite il suo lavoro fatto con
dedizione, come una cerca antica atta al ritrovamento di ciò che di
più bello possa esserci in un posto che non è mai stato considerato
tale, né tanto meno speciale. Milano è invece speciale. Lo è perché
è vecchia e nuova allo stesso tempo, basta tuffarcisi dentro per
trovare nuovi angoli di paradiso, vecchi e nuovi, che, a volte sono
persino fusi insieme. Pare quasi facciano l’amore. La fusione del
moderno con l’antico la rende per me la città più romantica che
abbia mai visto. No, non un romanticismo solare e spensierato, ma
quello malinconico e volto al passato. Quello alla Gatsby, narrato in
maniera così potente da Fitzgerald. Quello dell’amore che più
che amore, è un ricordo. Un ricordo su cui però è stata impostata
tutta una vita, così flebile agli occhi di uno sconosciuto. Milano è
così: fumosa, cangiante e incompresa. Io spero che così resti
sempre. Scoprirla è un’esperienza unica che vale la pena di
tentare. Se ci riuscite ne uscirete arricchiti, fidatevi.
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