QUELLA CHE ERO
Con la valigia in preparazione
per la mia vacanzina nella Città Eterna oggi dovevo assolutamente trovare due guide turistiche
perse chissà dove nei meandri della casa. Siccome io son testarda, mia madre di
più, abbiamo in pratica fatto le pulizie di primavera in estate. Infine i libri
sono stati trovati. Meno male! Se no tanto lavoro per niente! Oltre a notar la felicità della mia mamma dopo la pulizia (mi sta già redarguendo però
che devo finire di mettere a posto libri e riviste che ho salvato), oggi ho
compiuto un vero e proprio tuffo del passato rivisitando la mia infanzia. E di
considerazioni da fare ne ho veramente tante.
·
Ero una
bimba che ci teneva alle sue cose. Penso di aver trovato più di trenta
libri per l’infanzia in perfette condizioni, solo un po’ impolverati. Sapete
com’è, avranno pur sempre quindici anni di vita o giù di lì. Diciamo che semmai
diventerò mamma i miei figli hanno già la dote.
·
Ero piena
di fumetti. Ho una sedia intera coperta da Cip e Ciop, Il corriere dei
piccoli, Calimero, Bunny Band, Topolino e Tira&molla. Ammetto che è molto
più facile che io leggessi le rubriche dei fumetti, ma ho davanti ai miei occhi
proprio ora perle della mia infanzia risalenti ai mitici primi anni novanta!
Figata pazzesca!
·
Ero una
scrittrice. Ho trovato una miriade di racconti brevi scritti dalla bambina
che ero. E sono incredibilmente fantasiosi pure. Mi ero dimenticata che per me,
figlia unica e spesso più a contatto con gli adulti che con i bambini,
raccontare storie era un gioco ormai assodato. Credo mi lascerò ispirare. O
almeno credo che riderò davvero a crepauore, di gusto e, dopo tanto tempo mi
sentirò davvero PIENA e FELICE.
·
Ero un’editrice
(l’editrice di me stessa). E sì! Ho
trovato brillanti (anche no!) giornaletti rilegati con lo scotch e zeppi di
rubriche settimanali, guarda caso, tenute tutte da me medesima. Le tematiche
trattate sono le più disparate, dai dinosauri agli animali fino
all’inquinamento. Avevo una certa tendenza animalista e gattofila se devo essere
sincera. Il capo di me stessa ero io e non potevo deludere me stessa, lavoravo
con serietà.
· Ero una
fumettista! Illustravo i miei magazine
e producevo FUMETTI! Storie sulla cooperazione tra uomini e dinosauri, su mamme
gatte protettive nei confronti dei proprio cuccioli e su ragazzine con la testa
tra le nuvole che vivevano avventure dovevano essere all’ordine del giorno.
E io me ne ero dimenticata.
Quindi mi domando: se da piccola
riuscivo ad essere tutto questo, oggi, senza grandi manie di grandezza, posso
impiegarvi almeno un po’ delle mie forze? E la risposta per una volta è certa e
ferma. Ed è un SI! Alla fine insomma sono al punto di partenza, ma di nuovo
carica come prima e felice di potermi commuovere ancora e ancora per le piccole
cose.
Mi rimetto al lavoro (se no madre
mi ammazza), avevo bisogno di raccontare a tutti della bimbetta che ero, tanto
per darvi un’idea. Spero che almeno un po’ di lei mi sia rimasto…perché era
davvero SPECIALE.
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