domenica 25 agosto 2013

TRA SOGNO E REALTA'


LUI E LEI

 E’ irritante e infantile.  Per questo trova ridicolo il suo modo di comportarsi, il suo totale disinteresse, ma allo stesso tempo deve ammettere a se stessa che sotto sotto le piace. Le piace davvero troppo. Le cose infantili che lo contraddistinguono la attraggono e non può proprio evitare di legittimare il suo atteggiamento da sbruffone, il suo narcisismo e il suo bisogno di attenzioni. Pensare che non si faccia vivo perché vuole Lui il controllo, vuole Lui gli applausi e i complimenti è allo stesso tempo veleno e antidoto. E intanto Lui rimane al centro, proprio lì dove vuole stare. Lei ragiona: “Quanto conto in tutta questa situazione? Quanto sarebbe di fatto disposto a darmi?”. Sa la risposta ma non le piace e la scansa. Vuole provare ed è pronta anche ad illudersi pur di sentire ancora, di non provare ancora il vuoto buio che finora l’ha circondata e ghermita.

Ma non può funzionare perché Lei vuole anche ricevere, non solo dare. Ricevere dovrebbe essere così semplice, così facile. Ma quando sei come Lei diventa complicato e il ricevere prende il posto del dare sempre. Forse deve cambiare e non dare a chi non da e tutto si aggiusterebbe. Ma poi se non da soffre, soffre molto, non si sente più se stessa. E deve continuare a fare il suo lavoro di dedizione verso gli altri, continuo e necessario. E gli uomini prendono sempre da Lei tutto quello che vogliono e si dimenticano in breve tempo  che è importante dare. Capiscono benissimo il loro ruolo di dominio e questo li appaga. Non si soffermano ad analizzare i sentimenti, li vivono e vivendoli pensano più a se stessi che al mondo che gli circonda. Si ritrova a rimuginare le sue solite, inutili, concezioni femministe, in cui gli uomini non rappresentano altro che il lato egoistico del genere umano e la donna, da sempre, per la sua indole e riflessività, si sacrifica. L’uomo, si dice tra se, vuole potere e attenzione e se non li ha soffre, la donna vorrebbe comportarsi come fa la sua controparte maschile ma è sempre disposta ad annullarsi, vittima della sua stessa condizione.

 Cade nel vortice dei suoi pensieri e in quel mentre Lui è là, venuto da chissà dove e chissà come, solo per Lei, per dimostrargli di non essere quel tipo di uomo. E’ al ciglio della porta e delicatamente apre, pronto a far vacillare le sue molteplici insicurezze in meno di un secondo.

*Piccolo raccontino, meno autobiografico degli altri, ma pur sempre basato su emozioni personali e sentimenti condivisi. Un monito per le donne: dovete smetterla di pensare troppo che si finisce come Lei che, ovvio, si fa problemi per niente. E uomini siate come Lui! Venite da noi al momento giusto, dimostratecelo se ci tenete! Perché una donna senza le attenzioni che merita è come una pianta secca. Siate la nostra acqua e non raggiungeteci mai troppo tardi.*

 

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