martedì 4 febbraio 2014

IL FUMETTO SECONDO LE MIE COINQUILINE

Quando c’è solo bianco e nero

Sandman! Un capolavoro di Neil Gaiman ormai per me irrinunciabile! Per chi non conosca abbastanza il mondo del fumetto si tratta di un vero e proprio caposaldo, quella lettura che tutti nel campo ti consigliano accostata ad un'altra pietra miliare come Watchmen. In quest’opera Sandman, il Signore del mondo dei Sogni, ci accompagna alla scoperta dell’onirico, a volte da protagonista, a volte da spalla o comparsa, e ci scombussola la mente, lui e la sua parentela tutta. Surreale, profondo e brillante fino al midollo, è il fumetto che fa per me; quello che avevo sempre cercato, senza trovare (e ancora, anche in questo caso, devo ringraziare Mattia! Infinita riconoscenza!). Tra l’altro Gaiman, forse più noto come scrittore che come sceneggiatore di comics (io stessa prima di avvicinarmi ai suoi fumetti, lessi una delle sue favole più conosciute, Coraline), ha avuto la sublime idea in tutte le sue opere di inserire una piccola esposizione degli eventi che si svolgeranno ad ogni inizio capitolo. E’ la sua firma e io la reputo un’amabile scelta, davvero una brillante trovata. Quanto poi siano chiare le descrizioni dei capitoli a voi il compito di farvene un’idea leggendo qualche suo lavoro.  Per chi proprio ancora non sapesse di cosa stia parlando (male! Significa che non vi ha fatto incuriosire abbastanza da “googlare”) ecco qua un’immagine, tanto per tentarvi un pochino.


Era maggio quando ho preso in biblioteca Sandman-Vite brevi- e me lo sono portato a casa, senza sapere davvero cosa aspettarmi. Ho salito le scale concitata, ho aperto la porta, mi sono precipitata in camera e ho iniziato a sfogliare meravigliata il prezioso tesoro che tenevo tra le mani, quasi abbracciandolo. La mia coinquilina, seduta sulla sedia, incurvata, era immersa nello studio. Incuriosita più del solito mi ha chiesto informazioni sul volume. Le ho risposto chiaro e tondo che era una mia grave pecca culturale e che prima di allora non lo avevo mai neanche sfiorato. 

Lei ha sorriso, ha capito l’importanza che aveva per me tutta la faccenda. Poi si è voltata, si è avvicinata e ha dato una sbirciatina. In preda ad uno shock delirante, con la convinzione di aver detto una cosa buona e giusta, ha esclamato entusiasta: <<Oh mio Dio! E’ a colori!!!! Cioè mi vuoi dire che ci sono anche i fumetti colorati?>>.


Fosse almeno dipinto di fino sto benedetto fumetto! Ma non lo è, al contrario io del colore ne avrei fatto volentieri a meno! A bocca aperta e sconvolta non mi è rimasto che chinare il capo all’evidenza. Non c’è mai fine al peggio e le cazzate si sprecano.




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