sabato 3 maggio 2014

E grazie

Sono sdraiata sul letto della mia camera d'hotel. È in realtà la stanza di una vecchia casa poco lontana dalla stazione di Napoli. Non sarà il massimo ma mi piace. Sono quelle classiche sistemazioni provvisorie che una ragazza della mia età accetta e percepisce come sue.

Penso a quanto c'è di bello in quel che faccio. O in quello che almeno provo a fare. Sono contenta. Ma scavando ancora a fondo sento che qualcosa non va. Perché a volte davvero neanche sentire i caroselli festanti dei napoletani aiuta a dimenticare qualcuno che non c'è.

Il vuoto a volte prende un piccolo posticino nel mio cuore tanto è grande il mondo in cui vivo e voglio vivere.  Ma certi momenti li voglio e li desidero ancora e ancora e ancora.

Certi momenti mi mancano e ne vorrei sempre di più.

E te ne darò sempre di più.

(E scusate non ne ho potuti fare a meno)